È la Liguria terra leggiadra.
Il sasso ardente, l'argilla pulita,
s'avvivano di pampini al sole.
È gigante l'ulivo. A primavera
appar dovunque la mimosa effimera.
Ombra e sole s'alternano
per quelle fondi valli
che si celano al mare,
per le vie lastricate
che vanno in su, fra campi di rose,
pozzi e terre spaccate,
costeggiando poderi e vigne chiuse.
In quell'arida terra il sole striscia
sulle pietre come un serpe.
Il mare in certi giorni
è un giardino fiorito.
Reca messaggi il vento.
Venere torna a nascere
ai soffi del maestrale.
O chiese di Liguria, come navi
disposte a esser varate!
O aperti ai venti e all'onde
liguri cimiteri!
Una rosea tristezza vi colora
quando di sera, simile ad un fiore
che marcisce, la grande luce
si va sfacendo e muore.
Due, anzi tre settimane fa, era passata da poco la metà di novembre,
ricevevo da
Eloise un messaggio frizzante, urgente e concitato:
il progetto E' la Liguria terra leggiadra le si era appena formato tra le dita,
e il tempo per realizzarlo era poco, anzi pochissimo.
Eloise e
le Fab8 sono state grandiose, e il calendario adesso è pronto.
Fresco di stampa verrà presentato questa sera da
Ubarba,
ristorante con cucina ligure e sponsor dell'evento.
Dalle ore 19.30, dietro a viale Umbria, a Milano.
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Tutti i dettagli del progetto li trovate qui. |
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La mia illustrazione per il mese di maggio:
"...pozzi e terre spaccate, costeggiando poderi e vigne chiuse"
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