Negli scorsi mesi ho lavorato in modo discontinuo ma costante ad un progetto piccolo ma prezioso.
Librimmaginari riapre le porte a Viterbo anche quest'anno con una nuova mostra, sempre sul libro e intorno al libro.
Quest'anno, agli artisti partecipanti, Marcella Brancaforte e Marco Trulli, infaticabili pilastri della rassegna, ci hanno chiesto di lavorare su un libro che fosse già stampato, intervenendo in qualsiasi modo.
Cercavo ispirazione davanti ad una bancarella di libri usati. L'idea di "rovinare" un libro che aveva già una sua vita mi confondeva. Innanzi tutto, che libro avrei utilizzato? Un romanzo? Un manuale scolastico? Un vecchio Harmony? Una raccolta di poesie? Un libro di fiabe? Un saggio?
Poi, ho visto questo. E non ho avuto più dubbi. |
Pagina dopo pagina, lettera dopo lettera, ho disegnato come potevo, per quelle parole così sincere e oneste e disperate, scritte a cavallo tra il l'8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945 che a guardarsi intorno ora sembra passato remoto, e invece era solo l'altro ieri.
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Presto sul sito il programma ufficiale.