Monday, April 22, 2013

quaderno /4 Weimar

Da qualche mese la mia ossessione si chiama Bertolt Brecht.
Una nuova collaborazione con l'Università degli Studi di Milano mi ha portata a entrare in una classe,
seguire delle lezioni, studiare, fare a mia volta un paio di lezioni, e lavorare. Lavorare tanto.
L'obiettivo finale si avvicina, in una forma per me ancora più nuova: la scenografia teatrale.
Scopo finale di questo laboratorio, infatti, sarà la messa in scena di qualcosa di brechtiano nei giorni nostri, una riscrittura attualissima di Terrore e Miseria del Terzo Reich.

E la scenografia? Ancora tutto in fieri: fare, sperimentare, provare.
Intanto guardo, leggo, studio, disegno sul mio quaderno questa repubblica di Weimar che tanto assomiglia al nostro presente, seguendo le tracce degli artisti che hanno saputo dire il loro tempo.

le opere originali (a destra) sono di Ernst Kirchner, Käthe Kollwitz e John Hearthfield

le opere originali (a destra) sono di Käthe Kollwitz, Max Beckmann e Hannah Hoch

6 comments:

lucciole said...

Cavolo che bello lavorare su Brecht.
Ci feci la tesi di laurea sui suoi epigrammi fotografici da esule. Che bei ricordi.

Ciao Nina :*

Unknown said...

Il Kriegsfibel!
Sì, Brecht è una bellissima ossessione.

Ciao Chiara :*

Ila said...

Bei lavori, brava... bello studio.
Brecht... torno indietro di anni (all'università ;) )

Buon laboratorio allora! :)

Ila

Unknown said...

Ciao Ila, grazie!
Lo studio è ancora un procedimento lungo, e il tempo stringe...
E' difficile e affascinante al tempo stesso coniugare passato e presente,e Brecht - anche solo come fonte di ispirazione - resta ancora così attuale!

Un abbraccio, e a presto!

The Blakes said...

Nice blog thanks for postiing

The Blakes said...

Lovely post, thanks for posting